approvazione della legge sulla legittima difesa

“Io credo nel popolo italiano. È un popolo generoso, laborioso, non chiede che lavoro, una casa e di poter curare la salute dei suoi cari. Non chiede quindi il paradiso in terra. Chiede quello che dovrebbe avere ogni popolo”. Cosa collegano queste parole di Sandro Pertini con l’approvazione della legge sulla legittima difesa?
Andiamo per ordine:
La legittima difesa approvata dalla Camera lascia spazio ad inquietanti interpretazioni che di certo non aiuteranno i cittadini, soprattutto nel sentirsi tutelati: sarà valida solo di notte e (grazie ad un insperato buon senso) sarà regolamentata dalla proporzione tra difesa e offesa.
Di difficile interpretazione resta, invece, la questione del “turbamento” che rende legittima la difesa in situazioni di pericolo di vita, libertà personale o sessuale. A deciderlo sarà un giudice.
Se la difesa viene dichiarata legittima, poi, le spese legali saranno accollate allo Stato, come se quei soldi non venissero comunque dalle tasche dei contribuenti.
In pratica si è fatto uno zibaldone che non risolve il problema e che anzi solleva l’indignazione generale. Il Partito Democratico insieme alla solita claque ha votato compatto un provvedimento inutile e dannoso, poco efficace, al contrario delle leggi ad personam o delle strenue difese dei vitalizi, che puntualmente vengono approvate nel silenzio assordante degli scranni di Montecitorio.
Perdono ancora una volta gli italiani e pensare che proprio gli italiani non chiedono privilegi, ma trattamenti equi e giusti da chi governa il loro paese.