Caos licei

Lina Amormino interviene in assemblea per invitare a trovare un compromesso.

CESENA – “La situazione si fa sempre più complicata per i licei di Cesena e questo per una mancanza di leadership della Provincia di Forlì Cesena”: così Lina Amormino consigliere provinciale che interviene sulla questione della riorganizzazione delle strutture scolastiche del cesenate oggi votata in consiglio. “Siamo stati sollecitati a votare una delibera ad inizio anno con cui si cercava di mettere la parola fine al frazionamento del Liceo Linguistico Ilaria Alpi che si trova a dover spezzettare la sua proposta educativa in 5 sedi differenti. La scelta non è stata fatta a cuor leggero, ma dopo un’attenta verifica degli spazi a disposizione operata dai tecnici della Provincia, o almeno così ci è stato assicurato. La decisone, pur presa di corsa, sembrava chiudere definitivamente la partita, invece oggi ci troviamo di fronte al caos più completo, con un istituto frazionato e ospite, una scuola ha diritto alla sua identità!

La delibera a cui Lina Amormino fa riferimento prevedeva, come alternativa alla condizione attuale, una ristrutturazione degli spazi esistenti con la creazione di due poli scolastici, uno liceale, con classico, scientifico e linguistico e uno tecnico, formato da ragioneria, geometri e istituto tecnico industriale statale. Il liceo “Alpi” avrebbe avuto la sua sede principale al “cubo” di fronte alla stazione, con la possibilità di utilizzare le 34 aule, la palestra, i laboratori, gli uffici per la segreteria e altri spazi. Una parte del linguistico sarebbe rimasta alla scuola media Plauto. La riorganizzazione si sarebbe completata con il trasferimento di alcune classi del liceo “Monti” al “Righi” nelle aule attualmente occupate dal linguistico, mentre geometri sarebbe stata ricollocata in un’ala di ragioneria.

Questa proposta, all’epoca, era stata avvallata dai consigli di istituto sia del liceo “Monti” che dell’ “Ilaria Alpi”. Qualcosa, tuttavia deve essere cambiato e, infatti, con una lettera protocollata il 30 gennaio 2017, il consiglio di istituto del liceo statale Vincenzo Monti ha fatto un passo indietro, non accettando le proposte per la distribuzione degli spazi edilizi per l’anno scolastico 2017/18, “rifiutando in modo deciso la collocazione delle classi su più plessi”, si legge nella missiva inviata all’ente provinciale.

“Mi pare assurdo dover rimettere in discussione una scelta che l’amministrazione di Forlì Cesena ha proposto al consiglio a scatola chiusa, facendoci intendere che si trattasse della soluzione migliore possibile e la più condivisa. Delle due l’una: o i sopralluoghi sono stati fatti male e quindi la proposta individuata non era effettivamente quella più opportuna, oppure non si ha davvero un’idea chiara di cosa si intenda fare spiega Lina Amormino che rincara la dose: “Siamo in debito con il Linguistico, quantomeno gli dobbiamo il riconoscimento che merita. È un istituto che si è fatto grande nel corso degli anni che ha visto crescere esponenzialmente il numero degli iscritti con una proposta educativa seria ed efficace e chi dirige questo istituto, insieme a tutto il personale, è riuscito a fare cose straordinarie con risorse risicatissime. Nonostante questo oggi ci troviamo a mescolare le carte in tavola, a discapito di chi ha fatto tanto in questi anni.

“Capisco le ragioni del liceo Monti così come quelle di geometri, tuttavia la situazione del linguistico deve trovare una soluzione che vada incontro alle esigenze degli insegnanti e del numero in aumento degli studenti e non è possibile che si debba dividere in spazi differenti il percorso d’istruzione dei ragazzi. A tutti gli studenti al personale docente e non docente va tutta la mia stima e solidarietà e capisco profondamente la frustrazione che possono provare in questo momento. Ma questo è il mondo della politica locale che va avanti a colpi di maggioranza a discapito di chi, come spesso accade, non si allinea alle direttive o non si schiera con un partito. Per questo motivo il mio voto, unica voce fuori dal coro, è stato negativo.