Cittadino onesto, vittima di una giustizia iniqua.

CESENATICO – Ermes Mattielli, l’artigiano 62enne di Velo d’Astico (Vicenza) si è spento dopo essere stato colto da un infarto. L’uomo ricoverato da due giorni all’ospedale San Bortolo non ce l’ha fatta. Mattioli è passato agli onori della cronaca nazionale dopo aver subito una rapina nel deposito della sua attività. L’uomo ha sparato ai due rapinatori, due uomini di origine albanese, ferendoli all’interno del cortile del deposito. Per questi motivo era stato condannato a 5 anni e 4 mesi per duplice tentato omicidio e al risarcimento di 135 mila euro a chi aveva tentato di rubare all’interno del suo deposito. “Abbandonato dallo stato- così commenta l’assessore Lina Amormino che interviene sulla faccenda – ci troviamo di fronte ad un governo che ha priorità distorte. Si accelera sulla legge elettorale e si lasciando indietro questioni importanti, interventi più urgenti che servono a tutelare i cittadini”. Non è sbagliato pensare che le condizioni di Mattielli si siano aggravate proprio a causa di questa brutta vicenda. L’uomo, infatti, è peggiorato a partire dalla condanna definitiva. Non avendo a disposizione la cifra necessaria per risarcire, a suo parere ingiustamente, i rapinatori, si è trovato a dover chiudere persino la sua piccola azienda. “Ci troviamo di fronte all’ennesima ingiustizia che si consuma ai danni di un lavoratore onesto e per questo non è un azzardo parlare di Mattielli come di una vittima che peserà sulla coscienza di questo governo – conclude Lina Amormino – stanno portando all’esasperazione gli italiani, soprattutto quelli onesti. Ma quello che importa di più a Renzi e ai suoi Ministri è dirsi paladini della democrazia svuotando le carceri e non garantendo il diritto alla giustizia per tutti”.