Omissione di soccorso, un’azione da persone vili

Omissione di soccorso, un’azione da persone vili
L’Assessore Lina Amormino torna sul reato di omicidio stradale e sull’inasprimento delle pene per i comportamenti irresponsabili sulle strade

CESENATICO – 1 settembre 2015 – Il grave incidente occorso questa mattina in via Cesenatico riapre il dibattito sull’introduzione del reato di omicidio stradale. L’inasprimento delle pene da un lato e il rendere giustizia a chi ha perso la vita sulle strade e ai parenti sono solo due aspetti di un provvedimento che dovrebbe spingere gli utenti della strada, automobilisti in primis ad un comportamento più responsabile. Nei giorni scorsi l’assessore Lina Amormino ha inviato al Premier Matteo Renzi una lettera con cui chiedeva un incontro per discutere di importanti tematiche, dall’amministrazione locale alle pari opportunità.

“Tra queste c’è anche proprio il principio di introduzione di questo tipo di reato – illustra l’assessore. Non si può consentire un abbassamento della pena e devono essere peraltro garantite maggiori tutele a pedoni e ciclisti. Personalmente e comune Giunta abbiamo fatto la nostra parte sostenendo con forza la messa a punto di una proposta di legge che pare oggi ancora colpevolmente chiusa in un cassetto”.

“La strada non è un campo di battaglia e tutti dobbiamo ricordarci delle grandi responsabilità che abbiamo quando ci mettiamo al volante”, continua Amormino.

L’omissione di soccorso non solo è un gesto di vigliaccheria ma ha delle conseguenze e ricadute talvolta tragiche. Scappare e non prestare aiuto ad un ferito potrebbe trasformarsi in una condanna a morte per chi rimane vittima di un incidente.

“Chi scappa dopo aver causato un incidente non solo si macchia di un grave reato ma anche di vigliaccheria – chiosa l’assessore – Una volta individuato il colpevole questo rischia l’arresto, la reclusione, la sospensione della patente e sanzioni pesantissime, per non per non parlare poi del gravissimo senso di colpa che non lo abbandonerà mai. La vigliaccheria va combattuta: non può e non deve avere dei complici”.