Reato di Omicidio Stradale, anche l’assessore Amormino soddisfatto del risultato della Camera

Sono serviti 4 anni per arrivare all’approvazione del testo

Lina Amormino: “In tanti casi c’è in gioco la vita, il bene più prezioso che abbiamo e che dobbiamo preservare, sempre”.

Sono trascorsi circa 4 anni dalla raccolta firme che ha portato ieri la Camera ad approvare il reato di omicidio stradale. Ora il testo dovrà tornare in Senato per il voto finale. Un risultato accolto con grande soddisfazione da Asaps ma anche dalle associazioni vittime delle strade. “E’ una legge che non farà riempire le galere di pirati della strada ma sarà il suggello che sulla strada la licenza di uccidere senza pagare di fatto alcun conto è abrogata”, scrivono da Asaps, un’opinione condivisa anche dall’assessore del Comune di Cesenatico, Lina Amormino che nel gennaio 2013 de si è fatta promotrice dell’adesione alla proposta di legge.

Sul sito dell’amministrazione è stato pubblicato il link alla raccolta firme online che ad oggi ha raggiunto complessivamente oltre 81 mila consensi, un’azione rilanciata proprio a gennaio 2013 dall’assessore per sensibilizzare i cittadini sul vuoto normativo. Il Comune di Cesenatico poi ha aderito formalmente alla campagna nazionale di introduzione del reato di omicidio stradale e insieme a Parma e Ravenna risultano solo 3 le amministrazioni dell’Emilia Romagna che hanno sostenuto il progetto.

“L’intenzione era quelle di colmare quella che possiamo definire una vera e propria lacuna normativa. Una cosa davvero inaccettabile perché non si tenevano in dovuta considerazione i criteri di responsabilità. Non si intendeva affatto incidere esclusivamente sulla pena tentando di creare un deterrente- spiega l’Assessore Amormino – ma con il contributo determinante delle associazioni e di Asaps si è riusciti a fare un grande passo in avanti. Possiamo parlare finalmente di responsabilità. Chi si mette al volante sotto gli effetti di alcool o droghe, ma anche chi causa un incidente e poi scappa fino ad oggi lo ha fatto sfuggendo alle proprie responsabilità, ma ora cambia tutto”.

Oltre ad un inasprimento delle pene per chi guida in stato di alterazione c’è anche una maggiore responsabilità di chi si rende colpevole della cosiddetta omissione di soccorso. La pena in questi casi non sarà inferiore ai 5 anni in caso di omicidio e 3 anni per lesioni.

In caso di condanna o patteggiamento per omicidio o lesioni stradali, viene revocata in automatico la patente e la patente potrà essere conseguita solo dopo 15 anni in caso di omicidio o 5 anni in caso di lesioni, ma nelle ipotesi più gravi (l’omissione di soccorso e la fuga, ad esempio) si arriverà fino a 30 di revoca della patente.

“E’ un grande risultato per tanti che come me hanno creduto fin da subito nella necessità di introdurre un chiaro sistema di responsabilità per chi si mette al volante. L’augurio è che tutti gli automobilisti e gli utenti della strada prendano maggior coscienza delle proprie responsabilità e si comportino di conseguenza. In tanti casi c’è in gioco la vita, il bene più prezioso che abbiamo e che dobbiamo preservare, sempre”.